RONDONAIA del XVI sec. 

a BOJON di CAMPOLONGO MAGGIORE

 

 

I MURI IN MATTONI CRUDI

L'interno della casa è stato modificato completamente durante il restauro. Esistevano due muri interni di sostegno trasversali all'abitazione (lato minore) senza fondamenta e con alcuni mattoni crudi. Uno di questi mattoni presenta una iscrizione

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Mattone in argilla cruda con inclusi anche vegetali

Misure cm. 25x13x8 peso Kg. 3

particolare del bollo: due 6 contrari ai lati, al centro una figura geometrica (forse un rombo in piedi ed un rettangolo obliquo all'angolo del lato maggiore del rombo). 666.jpg (12963 byte)

 

 

LA CERAMICA e I REPERTI

Nella vecchia cucina, sotto il pavimento all'interno di una vasca quadrangolare in mattoni con volta sono stati rinvenuti:

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Piatto in ceramica graffita "motivo architettonico" colori: giallo ferraccia, verde ramina e blu cobalto.

Motivo: colonna con germoglio terminante in rosa

particolare della rosetta partipiatto.jpg (18260 byte)
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Ciotola in ceramica graffita.  Colori: giallo ferraccia, verde ramina e blu cobalto.

Motivo: Germoglio terminante con palmetta

particolare della ciotola particiotola.jpg (15282 byte)

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fronte/retro

fronte/retro

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fronte/retro

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fronte/retro

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fronte/retro

 


RONDONAIA

Su tre lati della casa (est-sud-ovest) per una lunghezza di 30 m.. Un foro ogni 25 cm. In totale c.a. 120 fori.

L'ipotesi è che si tratti di nidi per la cattura di rondini

RONDINE ROSSICCIA: Hirundo daurica

Il sito adatto per il nido è fornito da sporgenze rocciose, falesie, grotte edifici e ponti; spesso in prossimità dell'acqua. Il nido è attaccato al lato inferiore di una superficie orizzontale quale per esempio la volta di una grotta o il soffitto di una casa, oppure sotto l’arcata di un ponte o di un canale sotterraneo.Il nido è una struttura chiusa costruita con palIoline di erba e fibre vegetali. E. una coppa arrotondata, costruita a ridosso di una superficie sporgente; l'ingresso si estende come un piccolo tunnel lungo la superficie. Con scarso rivestimento di materiali soffici, piume o lana. Costruito da entrambi i sessi.

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o meglio di rondoni.

RONDONI (lat. scient. (Cypselidae; fr. martinets; spagnolo vencejos; ted Segler; ingl. swifts). — Uccelli raggruppati nell’ordine dei Cipselidi. Bocca larga; ali lunghe di dieci remiganti: la prima è la maggiore; quattro dita con posteriore talora versatile; unghie molto robuste. I rondoni hanno abitudi iii essenzialmente aeree, e più accentuatamente di quelle delle rondini. Sono abilissimi volatori raggiungendo notevoli velocità. Le specie che nidificano, in Italia sono migratrici : giungono e ripartono a date fisse e spesso rimangono fedeli al vecchio nido come le rondini. Nidificano nei tetti, nelle rocce, ovvero in speciali cavità costruite appositamente dall'uomo, nei muri delle case (rondonaie) onde impadronirsi dei grassi, inetti nidiacei a scopo alimentare. Attualmente la legge italiana vieta la cattura dei piccoli rondoni poichè questi uccelli essendo insettivori, sono considerati utili all'agricoltura. Le specie più comuni in Italia sono il Rondone (Apus a. apus (L.) e il Rondone alpino [Apus m. melba (L.)]

 


Casa a due piani. Il superiore adibito a granaio o soffitta.

I fori internamente a c.a. 1 m. di altezza dal pavimento e ad una distanza minima di 75 cm dallo spiovente del tetto. Da un foro all'altro una pietra 13 cm.

Vista dall'interno fori quadri 13x13. Muro da 29-30 cm. Sopra ogni nido, mattone quadro 10x10x10 cm.

Nido a forma di bottiglia o salvadanaio tagliato a crudo e posto in opera coricato. Lunghezza 16 cm, diametro max mm.120 diam. Alla base mm. 110, diametro del foro esterno circolare 4.5 cm. Taglio a crudo a cupola mm. 68 larghezza e mm. 78 lunghezza.

 

a0.jpg (21571 byte) Vista esterna dell'edificio, si notano la fila di fori di comunicazione dei nidi con l'esterno ora occlusi con malta.
a3.jpg (14952 byte) Vista dell'accesso ai nidi dall'interno della casa.
Vista dall'interno della nicchia con nido a2.jpg (16481 byte)
a4.jpg (22577 byte) Dall'esterno il piccolo foro probabilmente di entrata.
Un nido, mancante della parte terminale, che dava verso l'esterno, tolto dal suo alloggiamento a1.jpg (10174 byte)

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