Gruppo Archeologico

MINO MEDUACO

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Il Gruppo Archeologico "Mino Meduaco" opera come associazione di volontariato nel territorio a sud della provincia di Venezia per una area di circa 50 kmq. E’ sorto nel 1990 e gli iscritti sono attualmente 30, tutti accomunati da una passione: la ricerca di carattere storico della zona. Ha scoperto 200 siti, tra cui molti di epoca romana e alcuni di epoca paleoveneta. Prima di queste scoperte poco si sapeva delle origini dei nostri territori, degli insediamenti, dei commerci di come vivevano e cosa facevano gli abitanti, quale culto avessero dei morti. Il gruppo ha aperto una ideale finestra sul passato per raccontare la vita, gli usi ed i costumi degli antichi abitanti delle nostre terre.

ATTIVITA’

Lo scopo principale del Gruppo è quello di raccogliere tutte le testimonianze ed i reperti che man mano vengono ritrovati in superficie, di catalogarli, di farne una sommaria descrizione e di farne oggetto di più approfondite ricerche per pubblicazioni.

Le attività del Gruppo vanno dal controllo del territorio con segnalazione alla Soprintendenza di eventuali ritrovamenti, alla ricerca di superficie dopo le arature dei terreni.

I rapporti di collaborazione con gli Enti locali hanno consentito di organizzare un punto di raccolta presso la sede del Gruppo stesso.

Mino Meduaco collabora strettamente con la Soprintendenza nell’attività di campagne di scavo, ed ha partecipato per due stati consecutive, ad un importante campo di ricerche e studi a Omisalj - Castelmuschio nell’isola di KRK - Veglia in Croazia, con un progetto dell’ UNESCO per la salvaguardia e il recupero delle piccole città costiere dell’Alto Adriatico.

Il Gruppo è attualmente impegnato, con una parte dei reperti custoditi e il finanziamento della Provincia di Venezia, nella realizzazione di un antiquarium di carattere didattico, che possa essere utilizzato dal grande pubblico, un percorso nelle attività antiche di tutti i giorni, con l’aiuto di illustrazioni, tabelle ecc, per rendere gradevole la storia.

Mino Meduaco opera, in stretta collaborazione con le direzioni scolastiche, anche nella scuola con continue attività didattiche, sia teoriche con spiegazioni, proiezione di diapositive e filmati, sia pratiche con ricerche di superficie guidate e realizzazione di materiali tipo piatti, suppellettili, vasi su modelli antichi, avvalendosi dell’esperienza e disponibilità di maestri ceramisti iscritti al gruppo.

 Il Gruppo ha in atto una convenzione con il Comune di Campagna Lupia nella quale si impegna a garantire la guida, durante le visite delle scuole e di altri gruppi, alla mostra permanente OSTIS presso la Chiesa di S.Maria a Lugo.

RICERCHE

Oltre alle ricerche di superficie che avvengono settimanalmente, il gruppo è coinvolto in campagne di scavo, aiutando gli archeologi professionisti in vari recuperi, i ritrovamenti più recenti, nel corso dei lavori di rifacimento di canali irrigui, vari pozzi di epoca romana e nel recupero di anfore durante l’aratura di terreni.

In altre occasioni il Gruppo ha individuato importanti strutture di epoca paleoveneta e romana, affiancando a lungo gli archeologi nelle operazione di scavo.

 

REPERTI

Tutti i manufatti conservati nella Sede del Gruppo sono stati rinvenuti nelle ricerche di superficie o in recuperi di emergenza.

Non ci sono reperti di alto valore, ma sicuramente di grande interesse archeologico per stabilire la ricostruzione delle antiche civiltà locali. Sono stati trovati:

- materiali fittili: embrici con bolli, pesi da telaio,

- materiali ceramici: parti di vasi, piatti, bicchieri, tazze o frammenti di ceramica grigia, a pareti sottili, a vernice nera, di terra sigillata, di argilla comune;

- mattoni delle varie forme sesquipedali, mattoni da pozzo curvi e quadrati;

- monete: sono circa 300 quelle rinvenute, anche tramite metal-detector, di cui 150 sono già state catalogate, la maggior parte in bronzo alcune in argento;

- materiali bronzei: fibule, aghi, chiavi, forchette, cucchiai, anelli;

- materiali di ferro: coltelli, chiavi, pale, attrezzi vari

- materiali in piombo: pesi, fusariole ecc.

- mosaico; le tessere sono piccole o grandi di colori prevalentemente bianco, nero e rosato

- vetri: ritrovamento di balsamari - qualcuno fortunatamente anche intatto - oltre a numerosissimi frammenti di bicchieri, tazze, vasi, alcuni policromi.

 

RESTAURO

I ritrovamenti sono raccolti in appositi contenitori e accuratamente numerati, con successiva pulizia e ricomposizione quando è possibile, e conservati in cassette con indicazione del sito di appartenenza. Recentemente sono state restaurate e catalogate da esperti del settore 150 monete, altrettante attendono - finanziamenti permettendo - di essere ripulite e riconosciute.

 

INIZIATIVE

Il Gruppo ha partecipato, invitato dalla Provincia di Venezia, al Secondo Salone dei Beni Culturali presentando il CD-ROM "Navigando tra il Mino e il Maio - appunti di ricerca del Gruppo Archeologico Mino Meduaco", questo interessante strumento multimediale offre una sintesi delle attività svolte dal Gruppo, con particolare riferimento alle ricerche di superficie, ritrovamento di monete, catalogazione di bolli.

Il Gruppo ha preparato una rassegna stampa su tutti gli articoli pubblicati dai giornali a carattere locale e nazionale riguardanti la propria attività, inviandone copia a tutti i comuni limitrofi, alle biblioteche ad agli altri Gruppi Archeologici.

Il Gruppo è riuscito con l’andare del tempo a creare una piccola biblioteca tematica, ed oggi grazie soprattutto alla generosa donazione di un iscritto ha intenzione di aprirla al pubblico e di tutti gli appassionati di storia.

Il Gruppo è aperto ad ogni idea ed a realizzare qualsiasi iniziativa dipendentemente dalle proprie forze - che abbia come scopo fondamentale quello di far conoscere l’antichità, la cultura, il rispetto delle proprie origini, nella convinzione che solo in questo modo si possano educare persone rispettose anche di altre culture.

 


G.A. Mino Meduaco