AURELIANO
270-275 d.C.
LVCIVS DOMITIVS AVRELIANVS
(Imperatore soldato)
Nacque a Sirmio in Pannonia o nella Dacia. nel 207 d.C.. Fu proclamato imperatore nel 270 d.C. alla morte di Claudio II il Gotico. Iniziò subito la campagna contro i Vandali in Pannonia sconfiggendoli. In seguito vinse i Germani che avevano invaso l'Italia e subito dopo i Goti nella penisola Balcanica. Fatto prigioniero Tetrico ultimo usurpatore in Gallia iniziò la guerra contro Zenobia Regina di Palmira che fu da lui sconfitta e fatta prigioniera. Nel 274 d.C. ritornò a Roma per celebrare il trionfo e qui fece erigere un tempio al dio Sole e le mura che da lui presero inome. Nel 275 d.C. partito per l'Asia a combattere i Persiani fu ucciso dai suoi ufficiali fra Bisanzio e Perinto. Sotto Aureliano i coniatori di monete della zecca di Roma effettuarono una rivolta che fu da lui repressa. Nei primi tempi del regno Aureliano attuò una riforrna nella monetazione. Aumentò la grandezza ed il peso degli antoniniani e pare fosse riuscito a migliorare la tecnica di ricopertura in argento. In questo periodo infatti si trovano molte più monete ricoperte che nel periodo anteriore alla riforrna. Su alcuni degli antoniniani nuovi fu anche impresso un contrassegno di valore (XXI o KA). Questo fu fatto per dimostrare che Aureliano aveva ristabilito la tariffa degli antoniniani ad 1/20 del'aureo, infatti il contrassegno significava "20 di questi sono uguali ad un aureo". Ci sono comunque altre teorie sul significato di questo contrassegno. Denari sesterzi ed assi furono reintrodotti ed il peso degli aurei fu aumentato da 5.54 gr. a 6,50 gr. Non fu fatto, comunque, nessun tentativo di rintrodurre la moneta in argento, cosa che fu realizzata solo con la riforma di Diocleziano 25 anni dopo.Aureliano fu ucciso in Tracia all'età di 68 anni in seguito ad una cospirazione di alcuni ufficiali. Possiamo ancora ricordare la sua lunga carriera militare cominciata sotto Gordiano lII. Forse nel 256 d.C. fu vicario di Ulpio Crinito, allora ''Dvx illiriciani limitis et Thracici'' che gli diede in sposa la figlia Ulpia Severina, e da cui fu adrogatus nella sua nobile famiglia. La durata del suo regno fu di circa cinque anni. Si dice che Aureliano fosse più temuto che amato, che volle essere non un dio in terra, ma il protetto e il designato da dio, il Dominus dell' lmpero e perciò rivestisse simboli confacenti al suo dominio, quali il diadema ed il manto con pietre preziose ed oro. In Egitto intanto si coniavano monete con le immagini di Aureliano e di Vabalato come stratega mentre ad Antiochia davano sui coni il titolo di Imperatore ad Aureliano ed il titolo di Re e di Duce Romano a Vabalato. Aureliano non trascurò le opere pubbliche, basti ricordare: le colossali mura di recinzione a Roma allargate sino al Pomerio, la costruzione del "Campvs Agrippae" del Tempio dei Sole del nuovo "Castrvm" per le corti urbane, delle nuove Terme del Trastevere la sistemazione del letto e delle sponde del Tevere l'adornamento del "Miliariensis Porticvs'' negli Orti Sallustiani, il restauro delle Terme di Caracalla, l'inizio di un foro ad Ostia. Venne ricordato dopo la sua morte come il più grande imperatore che la storia di Roma annoveri tra Settimio Severo e Diocleziano. Nell'Epitome de Caesaribus la sua capacità militare venne addirittura paragonata alla grandezza ed alla rapidità dell' opera militare di Alessandro e di Cesare.