GORDIANO
238-244 d.C.
La vita
Marco Antonio Gordiano Semproniano Romano Africano nacque probabilmente il 20 dicembre del 224 d.C. a Roma, da Giunio Balbo e Mecia Faustina, figlia di Gordiano I e sorella di Gordiano II. Aveva appena 13 anni quando i pretoriani imposero al Senato la sua nomina a cesare accanto agli augusti Balbino e Pupieno. Gordiano III costituiva dunque la risposta dell'elemento militare, deciso a non essere messo in disparte nella scelta degli imperatori. E quanto ormai le armi potessero di più rispetto all'autorità senatoria fu confermato pochi mesi dopo, allorché i pretoriani eliminarono Balbino e Pupieno proclamando augusto (il sesto di quell'anno 238) proprio Gordiano III, che assunse la formula onomastica che era stata del nonno e dello zio.
L'impero
A causa della sua giovane età, Gordiano III fu guidato per i primi tre anni negli affari dello stato dalla madre. Solo dopo il 241 l'influenza materna fu sostituita da quella del prefetto del pretorio, Timisiteo, di cui Gordiano aveva sposato la fìglia Tranquillina. Timisiteo era uomo di ottime qualità e di grande esperienza, doti che mise immediatamente a disposizione dell'impero sferrando una grande offensiva contro i Sasanidi, una dinastia persiana che aveva scalzato quella partica degli Arsadici nel controllo del Vicino Oriente. Dopo una serie di brillanti vittorie, però, Timisiteo morì irnprovvisamente alla fine del 243 , e il suo posto venne preso da Giulio Filippo, detto l'Arabo. Evidentemente l'abilità strategico-tattica e logistica di Filippo non era pari a quella di Timisiteo, perché le forze romane subirono (febbraio-marzo 244) un'imprevista e pesante sconfitta e nella battaglia lo stesso Gordiano III trovò la morte. Al suo posto fu acclamato imperatore dalle truppe proprio Filippo l'Arabo.
TEMATICHE MONETARIE CARATTERISTICHE
ADLOCUTIO AUGUSTI-SC
L'uso di arringare i soldati era frequentissimo fra gli imperatori, come evidenzia il gran numero di soggetti che, con leggende diverse (Adlocutio Cohortium, "arringa alle coorti"; Adlocutio Cohortium Praetoriarum, "arringa alle coorti pretorie") furono prodotti dalle zecche imperiali. Questa cerimonia aveva luogo in diverse circostanze: quando l'imperatore era elevato al trono e si presentava alle truppe, quando associava a sé un altro augusto, quando nominava un successore oppure, ed era la maggioranza dei casi, quando in procinto di iniziare una campagna militare, parlava alle truppe richiamandole al proprio dovere. Questo è forse il caso del soggetto emesso da Gordiano III, coniato solo su sesterzi, probabilmente in occasione della sua campagna di guerra contro i Sasanidi. Da notare, accanto all'imperatore, la figura dell'ufficiale superiore, presente in tutte le rappresentazioni del genere; possiamo ipotizzare sia quella del prefetto del pretorio, che in quell'epoca iniziava ad assumere un potere sempre maggiore.